الثلاثاء، 21 يوليو 2009

Questo mondo lo cambio io


Questo mondo lo cambio io!

Cerco di continuare ...! Questo fiore ha voluto crescere così: completamente steso per terra, ma con lo sguardo rivolto al sole! Se la mia unica ragione di vita è diventata l'amore da donare e non quello da pretendere, non mi è mai stato facile poterlo fare ne il riuscire a farlo pur avendolo voluto con tutto il cuore! Ma per avere la convinzione profonda di poter amare, ho dovuto fare la scoperta di averne da vendere e non per una mia speciale bravura o per una particolare dote naturale ricevuta in eredità con il DNA dai miei genitori! No! Ho semplicemente scoperto di essere amata e di avere dentro quello che avevo ricevuto. Si è solo trattato di capire cosa farne! Quando davanti agli occhi sei costretto a vedere bombe che volano, terroristi che disintegrano interi villaggi e famiglie( attraverso i media e i giornali per esempio) e quando sei costretto a constatare sulla tua pelle e su quella degli altri quanto la società, la politica, l'ingiusta giustizia penale e civile, ci porti in un modo così spaventosamente veloce alla distruzione di qualsiasi affetto sincero, dei valori che hanno sempre costruito una relazione, sia familiare, sia nel campo del lavoro o della scuola, capace di essere durevole e capace di rispetto e di accoglienza di un altro nella tua vita, quando dovunque ti giri devi farti largo a spinte e inganni per il semplice fatto di aver diritto anche tu di stare al mondo, allora tocchi un fondo di nausea e ti chiedi : ma che vita è questa? Si, quella non era vita era solo incredibile sentenza di morte piena di egoismo immenso e di schifo Un giorno mi è capitato un libro tra le mani. Parlava di una ragazza francese, Sally Trench, la ragazza con gli stivali, che scappava di notte dalla casa dei genitori attraverso la finestra della sua camera per andare sotto i ponti di Parigi a portare un pezzo di pane e una coperta a dei barboni. Da quel giorno ho detto a me stessa: questo mondo lo cambio io, lo cambio anch' io, lo cambieremo insieme! Forse il mondo non è ancora cambiato, ma la mia vita si! Per questo continuerò a parlarne. Buona giornata!


Che senso ha?

Oggi sento risuonare con forza questa domanda dentro di me e voglio provare a farla risuonare a voce alta qui sopra.
Sarà per il fatto che la sento fare spesso da chi non capisce la mia vita, sarà per il fatto che amo troppo i giovani e che mi fa male sentire sempre che si chiedono che senso ha vivere, che senso ha studiare, che senso ha amare qualcuno, che senso ha credere in Dio, nella chiesa, che senso ha costruire qualcosa che alla prima occasione cadrà in pezzi, sarà per tutto questo e per molto di più che alla fine ho pensato con forza al mio senso e così ho deciso di dire la mia opinione e la mia esperienza almeno per quel poco che posso e di affidarla a questo spazio amico.
Ieri pomeriggio, una nonna, una mamma con una sua amica e due splendidi gemellini nelle loro carrozzine, sono venute a fare due passi sulla strada del monastero. Arrivate sul piazzale della nostra chiesa, si sono sedute per riposarsi e hanno cominciato a parlare di noi...proprio sotto le nostre finestre, convinte chissà come e perché di non essere ascoltate. Ma non era così! Ed è stato molto interessante sentire le loro perplessità sulle monache e sulla clausura in generale. E la domanda più forte era proprio questa: che senso ha che stiano là dentro chiuse per tutta la vita??? Avrei voluto che suonassero il campanello del convento e che mi rivolgessero direttamente la domanda...ma non l'hanno fatto e dopo poco sono andate via!
Un'altra volta, una persona a me cara, che era venuta a trovarmi, ha detto ad altre persone che erano con lei che non avrebbe mai vissuto in monastero perché tutto questo silenzio le creava ansia, panico, che si sentiva oppressa anche a stare un paio d'ore nel parlatorio o nello spazio circondante il monastero all'esterno, che non capiva le grate e come io potessi stare la dietro per tutta la vita!
Anche in questo caso avrei voluto che la persona in questione mi dicesse direttamente queste cose, perché avrei potuto parlarle delle mie emozioni, dei miei sentimenti, della mia esperienza e forse avrei potuto far scemare un po' l'ansia che provava e rendere più disteso il suo soggiorno qui a casa nostra!Ma..non mi ha chiesto nulla ed io ho rispettato il suo stato d'animo e il suo silenzio.
Oggi sono andata indietro col tempo quando all' età di 16-17 anni cominciavo a chiedermi insieme a tante altre ragazze e ragazzi miei amici e coetanei, che senso volevo dare al mio vivere, che senso aveva il mio credere in qualcosa, amare e credere in qualcuno che poi ti avrebbe tradito prima o poi o quantomeno ti avrebbe deluso profondamente e per il quale avresti solo pianto e sofferto lasciandoti dentro una grande nausea , dato che intorno a te o più in là del tuo naso non mancavano esempi di fallimenti matrimoniali, di abbandoni delle scelte fatte nel sacerdozio o nella vita religiosa, di incoerenze, di disastri finanziari per avere creduto di realizzare dei sogni che la malavita organizzata avrebbe in poco tempo fatto crollare in pezzi! Allora, come ora, niente aveva senso se non ciò che era capace di darti un minimo indispensabile di gioia per andare avanti senza pensare ne al tuo ne all'altrui domani, sognando quell'isola che non c'era per non doverti sentire schiacciato dentro un altra isola nella quale passavi le tue giornate dall'alba al tramonto. Poi un giorno è successa una cosa che ha cambiato la mia vita: una domenica sera stavo andando a ballare con alcuni miei amici e abbiamo avuto un bruttissimo incidente. Siamo usciti illesi con danni immensi alle due macchine coinvolte. Io ero seduta davanti e allora non c'erano le cinghie obbligatorie. Quando ho messo i piedi fuori dalla macchina ho alzato gli occhi al cielo chiedendomi se ero in paradiso perché era impossibile che avessi solo un brutto bernoccolo sulla fronte e nient'altro che ...un cuore impazzito dalla paura. Da quel giorno ho trovato un senso unico per la mia vita! Vivere per ringraziare Dio e il mondo di avere ancora una vita da vivere tutta intera. Una vita per cantare, per amare, per lavorare, per correre e nuotare, una vita per guardare le partite di calcio della mia Inter amata fin dall'uso di ragione e per andare allo stadio con mio padre e mio fratello, una vita per andare a suonare la chitarra alla messa dei bambini o per suonarla solo per Pierpaolo che poteva sorridermi solo con gli occhi e non poteva nemmeno darmi un bacio perché era condannato a vivere sulla sedia a rotelle ed aveva solo 7 anni! Da quel giorno i miei rapporti più importanti sono cambiati: il mio senso unico aveva come unica ragione di vita la volontà di amare e non la pretesa di essere amata. Perché ogni qual volta riuscivo a farlo, mi sentivo la persona più felice del mondo! Era una ricetta semplice, alla portata di tutti, ma non avevo ancora capito profondamente quanto fosse essenziale per riempire la tua vita, giorno dopo giorno, di un bagaglio enorme di amici, di scoperte, di passioni, di emozioni grandissime, di cose piccole e grandi che hanno costruito la mia stessa vita e il mio cuore fino ad oggi. Ho scoperto il silenzio che mi regalava la pace, che mi faceva guardare dentro e mi faceva osservare quanto la creazione viveva intorno a me e mi trasmetteva la sua voglia di vivere ogni giorno più grande e più infinita.
continuerò a parlare ancora del mio senso unico...per ora ciao con amicizia a tutti voi che vi affacciate su questa finestra e una dedica speciale di gratitudine con questo post ad una splendida persona che oggi è andata in cielo dopo aver regalato la sua giovinezza ai suoi fratelli ultimi in Brasile! Grazie Maria Paola!

Circondiamoci di fiori!

Ciao a tutti! E' da molto tempo che non riesco più a scrivere un post, ma il desiderio di farlo è sempre presente. Ci provo ancora oggi sperando di trasmettervi sentimenti e speranze che continuano ad accompagnare i miei giorni. In questi mesi lo spettacolo che la natura mi offre mi lascia senza parole, ma diventa ancora più bello quando ho l'occasione di ascoltare e vedere situazioni o discorsi che mi offrono l'esatto contrario: oggi c'è ( particolarmente tra i giovani ma non solo!) come una specie di gara o di sfida perenne che tenta di distruggere qualunque cosa che possa in qualche modo entusiasmare, far sognare in positivo, far sperare in un mondo possibile e vivibile dove tu puoi ancora correre nei prati e ballare tra i fiori! Abbiamo bisogno di pensare e di sognare sempre ...l'isola che non c'è...di mettere in evidenza che ci manca, che non potremo mai averla, che ci riempie di nostalgia e di tristezza perché sarebbe bello se ci fosse davvero...ed invece...semplicemente non c'è! La nostra fantasia riesce a costruirla ma solo per demolirla con la più atroce delusione un istante dopo averla creata. Ma c'è un isola che c'è e che non si riesce a esplorare, un isola dove è possibile amare, dove è possibile vivere l'amicizia, la gioia, la gratuità, l'entusiasmo, la voglia di toccare il cielo con un dito per poter gridare e cantare la gioia che esplode dentro un cuore innamorato, dentro gli occhi di un bambino, dentro un fiore che si apre nella notte! Quest'isola si chiama giovinezza, si chiama eternità, si chiama creazione, bellezza, si chiama comunione, si chiama musica e poesia, si chiama amore ed è dentro di te, dentro di me, dentro il mistero di un fiore che sboccia alla vita e dentro un mondo che non è fatto solo di guerre, di stragi, di violenze e di dolore, ma è fatto anche di fondali da esplorare, di vette da raggiungere, di ideali in cui credere, di conquiste nascoste e di attimi di serenità. In questi giorni ho finito di tagliare l'erba nei nostri giardini ed è splendido per me circondarmi di fiori curati da me o dalle mie sorelle, vederne ogni giorno la crescita, le malattie, vederli sbocciare e sfiorire per poi vederli rinascere ancora. Circondiamo la nostra isola di fiori...saranno i più belli della nostra vita. Un bacio a tutti.

Sognare ...ma cosa? Buona Pasqua!

Quando ero piccola sentivo sempre mia madre parlare dei sogni che faceva, lei ci credeva molto, li raccontava a chi poteva aiutarla a interpretarli e ogni qualvolta le capitava di sognare un familiare o una situazione difficile, passava la giornata con ansia e preoccupazione per quel che poteva succedere se il sogno o una parte di esso si fosse realizzato! Quando si diventa giovani, i sogni si fanno ad occhi aperti, crescono dentro di te con la tua vita, si costruiscono con le proprie mani e si rende possibile quanto non si credeva di avere il potere di realizzare. Ho sognato sempre tanto e ancora lo faccio. Ho sognato di correre nei campi e tra i fiori perché ho vissuto la mia infanzia tra le mura di cemento in città dove l'unico verde era quello del balcone di mia madre! Ho sognato di affrontare il grande mare della mia isola per andare oltre l'orizzonte ad abbracciare chi poteva esserci dall'altra parte della spiaggia! Ho sognato di cambiare le lacrime di dolore che ho visto accanto a me quando alla fine del mese i soldi non bastavano e l'umiliazione dei debiti senza fine erano sempre sul tuo tavolo al posto di quelle cose che vedevi solo...a Pasqua e a Natale! Sono cresciuta sognando la pace con tutti quando credevo come un ingenua che bastasse solo perdonare e non serbare rancore perché tutte le guerre e le faide e gli odi secolari potessero essere cancellati per sempre dalla faccia della terra e ho capito che solo la giustizia, la fraternità, la solidarietà, la condivisione, la semplicità e l'amore potevano bombardare questo mondo di una pace che durasse senza fine. Ho sognato cose grandi e ne ho viste davanti a me di ancora più grandi! Non avevo internet per raggiungere il mondo quando ero giovane, non c'erano giornate della gioventù o campus da frequentare o provini televisivi stucchevoli da sognare per arrivare chissà dove e poter dire alle amiche di aver realizzato il sogno della mia vita e di vedere qualche luce della ribalta accendersi davanti a me! Ma mi sentivo al centro del mondo quando andavo a raccogliere la carta con i miei amici per venderla e poter mandare 1000 lire a dei nostri fratelli che non avremo mai conosciuto con gli occhi del corpo ma che sentivamo profondamente nostri in fondo al nostro cuore. L'uomo, qualsiasi uomo, tutto l'uomo era il nostro sogno perché l'uomo era l'immagine di Dio che potevi accogliere ogni istante tra le tue braccia e tu potevi contribuire con il tuo infinito sogno a restituirgli quanto gli era stato rubato: la sua dignità e la sua grandezza. Voglio continuare a sognare non solo per l'Abruzzo, non solo per l'Africa o per le donne e i bambini distrutti dal male altrui, non solo per quei giovani bombardati dalla schifezza della vita, ma per ogni giovane e per ogni cuore che non riesce più a sognare cose grandi alla GRANDE! La gioia di un altro uomo dipende dal mio sogno: dalla capacità che avrò di farlo Risorgere alla vita, dalla capacità che avrò di restituirgli quanto gli devo! Gli devo solo un Amore immenso e senza condizioni, lo devo a chi mi vive accanto e che forse odio con tutto me stesso e lo devo a chi mi vive lontano dentro una tenda e senza più nessuna ragione di vita con gli occhi sbarrati che sanno solo fissare quell'immenso cimitero a cielo aperto. Helder Camara diceva che è felice chi sogna perché corre il rischio di vedere realizzati i suoi sogni! Vi auguro che oggi, in questo giorno di grandissimo silenzio, il vostro cuore possa sognare un sogno stupendo e che domani possa cantare l'Alleluia della Vita!

Buona Pasqua con tutto il cuore a tutti! Ciao!


Celebrare la primavera quotidiana

Pochi giorni prima della morte improvvisa della mia consorella, erano stati potati tanti alberi nel nostro convento. Quando abbiamo visto il risultato della potatura siamo rimaste davvero stupite e ci siamo chieste se quelle splendide magnolie e i nostri tigli sarebbero rinati più forti e vigorosi di prima o se sarebbero seccati. Poi il Signore ha potato la nostra comunità...e davvero per giorni e giorni non era facile pensare ad altro che a quel ramo tagliato così al'improvviso. Poi è esplosa la primavera, quasi d'incanto e a dispetto delle previsioni del tempo che continuava a prevedere piogge e temporali! E' apparso il sole, la temperatura è salita e i primi fiori sugli alberi sono comparsi con tutta la loro bellezza quasi a ricoprire con un velo di compassione la nostra sofferenza.

E' così che ci coglie la primavera di quest'anno! E' con questi sentimenti di morte e di resurrezione che questa stagione così bella ci invita a celebrare questo tempo di preparazione all'incontro con Cristo Risorto. A volte pensiamo alla nostra vita come ad una perenne quaresima, ma la primavera ci parla e ci conforta: ancora sbocceranno dei fiori nel tuo giardino!

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